Ruta de Lamuño a la Concha de Artedo

Vai a Immagine Percorso da Lamuño a La Concha de Artedo
Km 0
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Sentiero blu dichiarato

Informazioni
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Percorso da Lamuño a La Concha de Artedo
GPS: 43.56035399256834, -6.200084845986117

Lamuño - Spiaggia La Concha de Artedo - Lamuño 10,3

Si parte dalla piazza del paese di Lamuño. Lasciamo la piazza imboccando la strada asfaltata che lascia la costa alla nostra destra e diventa presto un sentiero. Dopo i primi 300 metri, il sentiero si biforca e noi scegliamo il ramo di sinistra.

Dopo altri 300 metri entriamo nella pineta del Monte Valsera, con un'area ricreativa attrezzata, e giriamo a destra. Al chilometro dall'inizio del percorso, si incontra un bivio; a questo punto optiamo per il ramo di destra per visitare la spiaggia di Oleiros. Una volta visitata la spiaggia, torniamo lungo il sentiero fino a questo stesso bivio e seguiamo ora il ramo di sinistra.

Non fate caso agli incroci che appaiono più avanti.

Dopo circa 3 chilometri, raggiungiamo la strada CU-6 e il centro di La Tejera; percorriamo alcuni metri di questa strada e pochi metri dopo giriamo a destra e al successivo incrocio a sinistra. Dopo 400 metri da questi incroci, attraversiamo l'autostrada A-8 su un ponte sopraelevato e proseguiamo lungo un sentiero tra i pini.

Al chilometro 4,4 circa, dobbiamo svoltare sul sentiero a destra e, più avanti, su quello a sinistra, che coincide con il Cammino di Santiago e attraversa la parte alta del villaggio di Mumayor. Dopo altri 2 chilometri, si attraversa il torrente Abango e il sentiero ci riporta all'autostrada A-8, che si attraversa al chilometro 8.

A 600 metri dal punto precedente, il chilometro 8,6, svoltiamo a sinistra sul sentiero che ci porterà presto al torrente Debesa. Questo sentiero ci porta direttamente alla spiaggia della Concha de Artedo, lunga 600 metri.

Nell'ultima tappa del percorso, al chilometro 9,2, prendiamo un sentiero tra le case della spiaggia, che lasciamo sulla destra, e lo seguiamo fino a raggiungere il villaggio di Lamuño.

Consigliamo vivamente di fermarsi a vedere l'Ermita del Rosario e la Cappella de La China, quest'ultima risalente al XVIII secolo, fondata da un Indiano e di proprietà di un privato. Si ritiene che il suo nome sia dovuto a un'immagine di una Vergine e di un Bambino dai tratti orientali (si suppone di origine filippina) che fu salvata da un naufragio proveniente da lì.