Indietro 7 affascinanti itinerari attraverso i boschi delle Asturie

2019-11-21 09:00:00.000

¡Aquí tienen 7 rutas con bosque en Asturias que colmarán tu espíritu montañero!

Brañagallones, il grande ritrovamento

La Senda de los Molinos, una delizia naturale a Bimenes

Moal, una foresta che è la porta di un'altra foresta

Muniellos, la foresta delle foreste

Teixóis, tutta la magia delle Asturie occidentali

Peloño, la foresta più colorata del mondo

Faggeta di Montegrande, pura poesia vegetale

Un percorso nelle Asturie è una continua scoperta, una piccola o grande avventura indimenticabile, una cascata di sensazioni spesso indescrivibili che possono essere godute appieno solo se vissute in prima persona.

Molte sorprese ci attendono su un percorso nel cuore della natura: cieli dalle infinite sfumature, luci che cambiano durante il giorno, i colori della roccia, la luminosità di centinaia di verdi, il canto degli uccelli, il mormorio degli alberi, la durezza di una salita, la bellezza di una vista panoramica..., e la quasi onnipresente foresta, molte foreste.

Perché le Asturie sono una terra boscosa, in alcuni punti spettacolarmente frondosa. E i boschi delle Asturie sono una fonte inesauribile di risorse e di salute nel senso più ampio del termine.

Il bosco insegna mille cose sul regno animale e vegetale, sulle leggi della natura, sulla genetica, sull'origine della vita, sul clima... e soprattutto aiuta a sentirsi meglio, a ritrovare se stessi, a rilassarsi, a percepire il mondo, il proprio mondo in armonia con Madre Natura. Libera la mente e aiuta a pensare con agilità, con trasparenza?

Ecco perché, quando si fa un percorso e ci si trova in un bosco, è una vera benedizione. Se c'è il sole, troverete ombra e sollievo dalle vampate di calore; se piove, sentirete la coltre di vegetazione che vi protegge; se è giorno, il bosco sarà pieno di vita; se è notte, il mistero è servito...

Ecco 7 itinerari forestali nelle Asturie che riempiranno il vostro spirito alpinistico!

Brañagallones, la grande scoperta

L'itinerario dei Brañagallones è una catena di sorprese e scoperte. L'itinerario ha un inizio idilliaco, sulle rive del fiume Nalón, nel bellissimo villaggio di Bezanes, nel comune di Caso.

Vega de Brañagallones ©Noé Baranda

Un sentiero ripido e tortuoso vi farà strada fino a raggiungere l'agognata meta. A soli due chilometri dall'inizio della vostra avventura, troverete il belvedere di Texu La Oración e potrete godere delle prime vedute panoramiche di Bezanes, del bacino del Nalón e della cima del Cascayón, mentre poco più avanti vedrete il Cantu del Oso, che si erge imponente sopra Brañagallones.

Proseguendo lungo il percorso, si potrà vedere la valle del fiume Monasterio, attraversare il tunnel del Crestón e poi entrare in uno dei boschi più spettacolari della Riserva Naturale di Redes. E come fantastico culmine, dopo più di 10 chilometri di cammino, arriverete a Brañagallones, che sarà sicuramente una grande scoperta.

In questa famosa "braña de los gallones" (i galli cedroni), potrete vedere le tracce di un tempo in cui abbondavano i dormitori dei galli cedroni (luoghi di esposizione dei maschi durante la stagione dell'accoppiamento). Vi troverete circondati da foreste di faggi con mirtilli, nel mezzo di un luogo tranquillo, e da quello che un tempo era un circo glaciale.

Avrete completato uno di quei percorsi forestali indimenticabili in una Riserva della Biosfera come la Riserva Naturale di Redes!

La Senda de los Molinos, una delizia naturale a Bimenes

Bimenes è sempre stata una terra di acqua e mulini a vento. Di etnografia e vita rurale. Di campagna e di miniere. Per questo la Senda de los Molinos soddisferà tutte le vostre aspettative.

Questo itinerario dei mulini a vento e dei boschi inizia nel villaggio di Rozaes e da lì si dirige verso Segredal. Lì prenderete un sentiero a sinistra e vi ritroverete presto nel bosco. Pochi minuti dopo aver attraversato il fiume, si incontrano i primi mulini: Matilde, Barrial, Flora, Ferreru e Máxima.

Camminando in mezzo al verde, si intravedono le imponenti cime della Sierra de Peñamayor e, ancora una volta, si incontrano altri mulini. Questa volta si tratta dei mulini Milio e Fermina. In quest'ultimo, appositamente restaurato, potrete conoscere gli strumenti e i meccanismi della grande tradizione molitoria asturiana, che fa parte del patrimonio culturale ancestrale del Paradiso Naturale.

Ruta de los Molinos ©Turismo Asturias

Nelle vicinanze si trovano un tavolo e una panchina, ideali per riposare e ricaricare le batterie. A poco a poco arriverete all'ultimo mulino, quello di Honorio, e presto raggiungerete il villaggio di Melendreros, che sarà la fine del percorso.

Avrete completato un percorso meraviglioso che combina perfettamente foresta e mulini!

Moal, un bosco che è la porta di un altro bosco

L'itinerario della foresta di Moal vi affascinerà, non solo per la bellezza dei luoghi che visiterete, ma anche perché vi renderete conto di trovarvi in una foresta che è la porta d'accesso al più grande bosco di querce d'Europa: la foresta di Muniellos.

Si tratta di un percorso facile e piacevole, immerso per tutto il tempo in una delle 7 Riserve della Biosfera delle Asturie: il Parco Naturale di Fuentes del Narcea, Degaña e Ibias.

Il percorso inizia nel villaggio di Mual, che è stato Villaggio esemplare delle Asturie nel 2018, e che è un luogo di persone ospitali, sempre pronte ad accogliere i visitatori.
Nelle vicinanze del villaggio, appena al di là del fiume, si trova un impressionante bosco di castagni dove si possono vedere le tipiche corripas (costruzioni circolari in pietra utilizzate per conservare i ricci del castagno e lasciarli "curare" fino a quando il loro frutto si stacca facilmente).

Una volta lasciato il villaggio di Mual, il sentiero corre parallelo al fiume Muniellos, attraversando i prati che occupano la sua pianura fluviale e lasciandosi alle spalle i boschi di castagni. Il percorso prosegue accompagnato da boschi di querce e faggi che ricoprono i pendii su entrambi i lati. Lungo il percorso si possono vedere anche i "cortinos" (costruzioni circolari in pietra che hanno la funzione di proteggere gli alveari dagli attacchi degli orsi).

Continuate il percorso lungo la pista principale, ignorando qualsiasi sentiero che possa partire da essa, fino a raggiungere il cancello d'ingresso della Riserva Naturale Integrale di Muniellos, un vero gioiello del patrimonio naturale asturiano, rifugio di specie emblematiche come l'orso bruno e il gallo cedrone cantabrico. Si imbocca quindi un sentiero sulla sinistra, che prosegue in salita tra querce e castagni, prima, e poi conduce a un bellissimo bosco di faggi.

Mirador de Montecin (Mual, Cangas del Narcea) ©Juanjo Arrojo

Dopo aver attraversato il bosco di faggi, si sale verso il belvedere di Montecín, che si vede di fronte a noi. Dal punto panoramico si può vedere il villaggio di Moal, il passo del Connio e la parte inferiore della Riserva Naturale Integrale di Muniellos.

Poi tornerete al villaggio di Mual, dopo un meraviglioso percorso attraverso i boschi...

Muniellos, la foresta delle foreste

La Riserva Naturale Integrale di Muniellos è un'area naturale completamente incontaminata che ospita il più grande bosco di querce della Spagna e uno dei meglio conservati d'Europa. Comprende il Monte de Muniellos e La Vilieḷḷḷa, a Cangas del Narcea, e Valdebois, a Ibias.

La foresta di Muniellos è un luogo magico e mutevole, un chiaro esempio del paradiso asturiano in ogni periodo dell'anno. Tra le altre specie vegetali, ci sono querce di diverse specie e fino a sei metri di diametro, faggi e betulle, che sono punteggiati dalla presenza continua di agrifogli e tassi, i re perenni dell'autunno di Muniellos.

Questo fantastico bosco, ricco di leggende e mitologia asturiana, si trova su un substrato paleozoico di circa 500 milioni di anni; qui si possono osservare antichi circhi glaciali e lleronas, ovvero scogliere di quarzite sbriciolata. L'origine glaciale di Muniellos è testimoniata dalle famose lagune del Pico de la Candanosa, quattro gradini d'acqua di enigmatica bellezza, che si nascondono tra valli, sentieri e cime. L'ascesa a questi laghi: La Peña, Grande, Fonda e La Isla è uno dei percorsi più interessanti per gli appassionati di trekking e sarà uno dei punti di riferimento naturali che attireranno la vostra attenzione.

Inoltre, il fiume Muniellos o Tablizas, che attraversa l'intera foresta, vi accompagnerà per tutto il percorso.

Troverete una natura in eccezionale stato di conservazione, motivo per cui le visite a questa foresta sono limitate a gruppi di 20 persone al giorno e le prenotazioni devono essere effettuate in anticipo sul sito ufficiale del Governo del Principato delle Asturie www.asturias.es.

Teixóis, tutta la magia delle Asturie occidentali

L'itinerario da O Teixo a Os Teixóis inizia al passo del Teixo, a Taramundi, tra le emblematiche cime di Ouroso e Busnovo. Vi dirigerete verso il villaggio di Santa Marina e, lungo il sentiero che vi condurrà ad esso, attraverserete un "castañéu", che sarà il vostro primo contatto con la foresta in questo meraviglioso percorso.

As Veigas (Taramundi) ©Pablo López

Nel villaggio di Santa Marina si trovano numerosi esempi della caratteristica architettura rurale delle Asturie occidentali, con i suoi volumi ermetici, le pareti in muratura con pietra a vista e i tetti in ardesia. Da Santa Marina si raggiunge la frazione di Almallos e da lì, tra prati e castagneti, si arriva alla strada che collega Taramundi a Veigas, imboccando un sentiero che conduce al complesso etnografico di Os Teixóis, un magnifico esempio di quella che nel XVIII secolo era un'industria fiorente in tutte le Asturie occidentali. Os Teixóis riunisce tutta una serie di dispositivi alimentati ad acqua: un mulino, un maglio da forgia, una follatura per la lavorazione della lana, delle cesoie e persino una primitiva centrale elettrica.

Una volta visitato Os Teixóis, ci si incammina verso il vicino villaggio di Las Mestas, lungo un sentiero che costeggia un ruscello. In questo tratto finale del percorso si trovano le ancora identificabili "carboeiras" che, alimentate dalle abbondanti querce della zona, producevano il carbone di legna consumato nelle numerose fucine che esistevano un tempo. Una volta arrivati a Las Mestas, un sentiero vi riporterà a Teixo.

Un percorso da sogno tra boschi, ruscelli, mulini ad acqua e l'intera storia delle Asturie occidentali incisa su ogni pietra del percorso.

Peloño, la foresta più colorata del mondo

La foresta di Peloño, a Ponga, è un tunnel di vegetazione, natura e paesaggio; un tunnel di tranquillità, storia ed etnografia. Il Peloño è una grande foresta di faggi che si percorre lungo un sentiero di circa sedici chilometri fino a raggiungere la piana di Arcenorio, una grande spianata punteggiata di capanne di pastori, dove solo il bestiame, gli abitanti e gli escursionisti rompono la serenità del luogo.

Al centro di questa splendida spianata si trova la cappella di Arcenorio e, lungo la strada per raggiungerla, il bosco di faggi offre meravigliose viste sui Picos de Europa. Arrivati alla piana, siamo accolti da una miriade di genziane gialle, e a metà del percorso si può fare una deviazione per visitare il Roblón de Bustiello, una gigantesca quercia sessile che vale la pena di vedere, e nella Guaranga, ad appena due chilometri da Arcenorio, si può guardare indietro e vedere le trincee della guerra civile, seminascoste dalla vegetazione.

Avvoltoi, picchi e ghiandaie fanno parte della fauna di questo bellissimo ed essenziale percorso.

Vistas de los Picos de Europa desde el hayedo de Peloño ©Alejandro Badía

Tuttavia, per fare questo percorso dovrete prima arrivare a San Xuan/San Juan de Beleño o a Viego, e da lì al belvedere di Les Bedules, da dove inizierete questo fantastico itinerario.

Da questo punto panoramico inizierete a camminare lungo un sentiero, che è quello che si addentra nella foresta, anche se all'inizio è circondato da pascoli. Questo sentiero è conosciuto come Camín de los Arrieros e prosegue fino al Collado Granceno. Già da questo passo si gode di una fantastica vista sulla foresta del Peloño.

L'itinerario della foresta del Peloño è una grande avventura naturale!

Faggeta di Montegrande, pura poesia vegetale

L'itinerario della faggeta di Montegrande e della cascata di Xiblu è uno dei migliori esempi nelle Asturie di itinerario naturale in cui bosco e cascata si combinano perfettamente.

L'itinerario inizia nel parcheggio di La Puerca, poco dopo aver superato il villaggio di Parmu/Páramo. Si tratta di una passeggiata semplice e comoda lungo un ampio sentiero, che vi permetterà di scoprire segreti come l'occasionale pozzo minerario, dove si possono intravedere gallerie di carbone ormai sigillate. Inoltre, quasi all'inizio del sentiero troverete la sorgente del lebbroso, così chiamata perché in passato questi malati cercavano la guarigione in queste acque...

Vi sentirete tra storia e leggenda, tra alberi ricoperti di licheni. E, naturalmente, respirando una delle arie più pure che si possano immaginare.

Cascada del Xiblu (Teverga) ©Alejandro Badía

Dopo aver percorso alcuni chilometri nella foresta (in parte in salita), in direzione opposta al corso del fiume, si arriva al culmine più bello che si possa desiderare: la cascata di Xiblu. Si tratta in realtà di un insieme di tre cascate per un totale di 100 metri d'acqua che cadono selvaggiamente giù dalla montagna, creando una scena bellissima. Inoltre, quando il vento soffia in una certa direzione, genera un curioso fischio, fenomeno che dà il nome alla cascata...

Per godere dei boschi delle Asturie e di tutta la bellezza e l'immensità dei luoghi e degli angoli, non c'è niente di meglio che soggiornare nella rete di strutture rurali (case e appartamenti), situate in luoghi da sogno e dall'ambiente più naturale, che fanno parte del marchio Aldeas Asturias Rural Quality!

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