- Indirizzo Nava Asturie orientali
- Distanza Distanza: 8,6 kms
- Difficoltà Difficoltà: Breve
- Codice Codice: PR45
- A piedi A piedi: 3 h. 30 min.
- Punto di partenza Punto di partenza: Fuentesanta/ῌuentesanta
- Tipo di percorso Tipo di percorso: escursioni
- Tipo di tour Tipo di tour: Circolare
- Tracciato della rotta Tracciato della rotta: Download kml, Download gpx
PR45
Storia, geologia, foreste e paesaggi si uniscono in questo percorso per farci godere con tutti e cinque i sensi.
Un percorso per vedere il paesaggio della pianura, verso Nava, Siero e Sariego; ascoltare il mormorio continuo del fiume mentre ci avviciniamo ad esso; sentire l'odore della terra bagnata, accarezzare i tronchi degli alberi e il muschio che li ricopre, e sedersi a gustare un buon panino nel bosco.
La storia è data dal palazzo medievale e dalla torre appartenuta agli Álvarez de las Asturias (dove la tradizione vuole che sia nata Doña Jimena, moglie del Campeador del Cid), mentre la geologia ci offre la gola del Pendón, scavata dal fiume come un piccolo Cares.
Dieci chilometri di percorso circolare in cui si evidenzia la presenza di felci tropicali, come la píjara, che sono state isolate dall'era glaciale e sono sopravvissute fino ai giorni nostri.
E, naturalmente, un percorso in cui potremo vedere i cervi sui pendii più ripidi, per i quali dovremo essere molto attenti.
Fuentesanta/ῌuentesanta - Fuentesanta/ῌuentesanta 8
Per arrivare all'inizio del percorso, si prende la N-634 in direzione di Nava, svoltando a destra 2 km prima di raggiungere la città, seguendo l'indicazione per Fuentesanta/ῌuentesanta.
Si parte dallo stabilimento di imbottigliamento dell'acqua minerale di Fuensanta, dove si lascia l'auto e si attraversa il ponte sul fiume Pra. Il sentiero inizia lì e c'è un cartello con informazioni al riguardo.
Prendiamo il sentiero a destra. Dopo pochi metri si arriva a un bivio, dove si gira di nuovo a destra, verso il Tabléu; se si sceglie di andare a sinistra, si va dritti verso il Fornos, che sarà la nostra via di ritorno.
Dopo 2 chilometri dall'inizio del percorso, si aprono splendide vedute sulla Sierra del Sueve e sulle montagne del comune di Nava, oltre che sui diversi villaggi della zona e sul Palacio de la Ferrería. Dopo un altro chilometro e mezzo di cammino, ci troviamo nella zona del Tabléu, dove possiamo vedere alcune "brañas".
Avremo camminato per circa 4,4 chilometri quando raggiungeremo il famoso Pastor Mayáu; qui possiamo vedere le capanne utilizzate dai pastori della zona e dal loro bestiame. Dietro c'è una piccola fontana, dove possiamo rinfrescarci.
Mezzo chilometro più avanti si trova la parte più alta del percorso, da cui si gode di una splendida vista panoramica sulle fontane del fiume Pendón. Cominciamo a scendere verso di loro lungo l'antico sentiero di "Les Vueltes".
Dopo aver attraversato diversi ponti, uno dei quali è il ponte del Pendón, al chilometro 6 percorriamo un sentiero scavato nella roccia parallelamente al fiume. Questa è la parte più bella del percorso, poiché ci addentriamo completamente nelle gole, circondati da un bosco di querce e faggi centenari.
Se si prosegue per circa un chilometro e mezzo dal punto precedente, il chilometro 7,6, ci si trova nella zona denominata Les Mecedores, dove si può ammirare una bella cascata che cade contro il sentiero stesso.
Dopo circa 500 metri, al chilometro 8,10, siamo al passo Los Fornos; da qui scendiamo verso il bivio iniziale, punto di arrivo del nostro percorso, circondato da castagni centenari. Dopo qualche chilometro si torna all'incrocio di partenza e si continua a scendere fino al parcheggio dello stabilimento di imbottigliamento di Fuensanta.
Lungo questo percorso si incontrano diverse specie vegetali, come l'Aconitum vulparia, comunemente noto come aconito giallo o matalobos. È una pianta tossica, come le altre specie del genere. Contiene una miscela di alcaloidi, soprattutto licaconitina, che provoca gravi disturbi nervosi e cardiaci, e il suo veleno può passare attraverso la pelle solo portandolo in mano. Pertanto, si consiglia di non raccogliere o toccare alcuna formazione vegetale.