Si lascia la Teverga in direzione nord-est lungo la Senda del Oso, parallela al fiume Teverga, appiattendosi fino alla confluenza delle valli del Teverga e del Trubia, dove si cambia rotta per dirigersi verso il bacino di Valdemurio. Il sentiero attraversa un bosco a galleria alternato a radure che permettono di apprezzare la bellezza del paesaggio, fino a raggiungere la parete calcarea, in prossimità di Valdemurio, attraversata da una galleria ben illuminata lunga 103 metri.

Proseguiamo verso Bárzana, capoluogo del comune di Quirós, luogo di incontro degli appassionati di arrampicata; seguiamo questa strada fino a Santa Marina, dove attraversiamo il fiume Quirós per proseguire in leggera salita verso il fondovalle. Percorreremo una strada tortuosa per 9 km fino a raggiungere l'inizio della mitica salita all'Alto de La Cobertoria (1173 m di altitudine), che unisce i comuni di Quirós e Lena. La strada alterna tratti di asfalto in buone condizioni ad altri di terreno accidentato, immersi in un bosco che si apre man mano che aumenta l'altitudine fino a raggiungere il passo. Il passo offre viste impressionanti sul bosco di faggi di Lindes e su cime come Peña Rueda, la Sierra del Gorrión, la Sierra de Sobia, la Sierra de Gradura e le cime dei Puertos de Agüería.

Il percorso prosegue in discesa per 11 km fino a La Pola, a Lena, per entrare nelle valli minerarie. Si sale ora verso Carabanzo per poi raggiungere il fondovalle del fiume Aller, attraverso il quale si viaggerà fino a Cabanaquinta/Cabañaquinta. Lungo questo percorso potremo osservare le vestigia minerarie di un'epoca passata di bonanza industriale.

A Cabanaquinta/Cabañaquinta prendiamo il bivio per La Pola Llaviana/Pola de Laviana e iniziamo la dura salita di 5 km, senza riposo, con una pendenza costante del 7-8% e punte del 12%, fino a La Colladona (843 m). Questo percorso è stato tradizionalmente utilizzato per collegare i due bacini minerari dei fiumi Nalón e Caudal. I panorami da qui sono eccezionali. Si inizia la discesa di 11 km lungo la valle del fiume Villoria fino a La Pola Llaviana/Pola de Laviana. A Villoria possiamo fare una sosta per vedere la Chiesa di San Nicolás, di origine romanica, dichiarata Bene di Interesse Culturale. Arriviamo a La Pola Llaviana/Pola de Laviana, dove, dopo aver attraversato il Nalón, proseguiamo lungo le sue sponde fino al bacino di Rusecu/Rioseco, concludendo questa dura tappa.

Rispettare il senso di marcia nei tratti urbani.

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