Il tratto inizia al bivio, poco prima di Caranga Baxu, dove si prende il ramo in discesa a destra che prosegue parallelamente alla strada per circa 400 m fino ad attraversare il fiume Trubia.

Da qui in poi il sentiero corre lungo la valle del fiume Teverga, il fiume si fa più stretto e le pareti calcaree che ci circondano si avvicinano sempre di più, finché a un certo punto non ci resta che attraversare la montagna. Iniziano le gallerie, dapprima brevi, poi un po' più lunghe, sempre illuminate e talvolta con finestre laterali che lasciano entrare la luce naturale e allo stesso tempo fungono da punti di osservazione sulla gola.

Proseguiamo per gran parte del percorso fino a quando, a quasi 1 km dalla fine, la gola termina bruscamente per lasciare spazio alla valle e condurci a Entragu. Da qui possiamo proseguire facoltativamente fino a Samartín, a pochi chilometri di distanza, e, se ne abbiamo il coraggio, possiamo visitare la vicina Collegiata di San Pedro, a La Plaza, un bellissimo esempio di architettura romanica asturiana. Senza dubbio, si tratta di visite altamente raccomandate.

Questo tratto della Senda del Oso può essere percorso in autonomia, ma occorre tenere presente che non esistono mezzi di trasporto pubblico per il ritorno, per cui è bene considerare la possibilità di fare lo stesso percorso di andata e ritorno, oppure rivolgersi a una delle imprese di turismo attivo che offrono i loro servizi nella zona.

Sia l'avvicinamento che il ritorno devono essere pianificati.

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