Questo itinerario, incorniciato tra l'impressionante taglio che il fiume Agüeira fa sulla dura quarzite e sull'ardesia e il fiume Ahío, utilizzato da mazze e mulini, utilizza la rete di sentieri forestali per tracciare un percorso attraverso alcuni dei luoghi più interessanti e sconosciuti del Consiglio.

L'itinerario inizia a Pezós/Pesoz, capoluogo dell'omonimo comune, che merita di per sé una visita, e scende lungo la strada regionale AS-12 per un chilometro e mezzo fino a imboccare la deviazione che, dopo aver attraversato l'Agüeira, conduce al villaggio di Argul. Questo borgo medievale, dichiarato Bene di Interesse Culturale, è caratterizzato da un'architettura unica, con gallerie, tunnel e corridoi che collegano molti dei suoi edifici, mettendo in evidenza il colore rossastro di questi ultimi e contrastando con i toni scuri dell'ardesia.

Da Argul si continua a salire lungo la rete di sentieri, attraversando parti di foresta autoctona e aree di rimboschimento fino a raggiungere la zona del "caos", aree più pianeggianti convertite in pascoli nella zona superiore, dove i panorami aperti permettono di osservare la stretta valle che il fiume ha creato nel tempo e i villaggi sui pendii di fronte, come Vilabriye e Sanzo.

Prima di iniziare la discesa, è interessante visitare il castro di San Isidro, un insediamento difensivo legato alle attività minerarie della zona, con un sistema difensivo caratterizzato dalla presenza di fossati e pietre infisse, "cavalli frisoni", in linee successive di lastre di ardesia verticali interposte. Il castro è parzialmente scavato e l'accesso deve avvenire a piedi.

Continuando il percorso, si scende al vicino villaggio di Bousoño, con il lavatoio e l'eremo di San Miguel, e da lì si scende lungo il pendio tra masse di alberi parallele al fiume Ahío lungo un'altra pista forestale per raggiungere la strada di accesso ad Argul e tornare a Pezós/Pesoz, dove una visita al villaggio ci porta in luoghi come il palazzo di Ron, la chiesa di Santiago o il Museo Etnologico.

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