Collina di Os Castros
- Titolo Taramundi Asturie occidentali
- Indirizzo Indirizzo: 33775. Taramundi ■ 33775 - Taramundi
- Telefono 985 646 877 / 985 646 701
- E-mail E-mail: turismo@taramundi.net
- Documenti Documenti: Ulteriori informazioni
Informazioni
Il sito, noto come Os Castros, si trova nel capoluogo del comune di Taramundi. Gran parte della sua superficie è rimasta fuori dallo sviluppo urbano del comune, anche se la strada che scende verso Mazonovo ha comportato la distruzione di alcune capanne e di parte del muro.
Nel 2000 sono iniziati gli scavi archeologici con il patrocinio del Comune di Taramundi, dell'Assessorato alla Cultura del Principato delle Asturie e la meritoria collaborazione dell'associazione locale degli albergatori ANTURTA.
Il sito è stato riconosciuto come insediamento fortificato nel 1969 da José Manuel González, che lo ha registrato con il nome di "El Castro". Si trova a un'altitudine di 230-250 m sul livello del mare e si estende su una superficie di circa 2 ettari. Si tratta quindi di una delle fortezze più grandi dell'entroterra di Navia-Eo.
Il castro era delimitato a nord da un profondo fossato scavato nella roccia con scarpate profonde più di 4 metri e larghe 6 metri.
Gli scavi archeologici sono iniziati nel luglio 2000 nell'ambito delle attività previste dal Piano archeologico del bacino di Navia-Eo. Finora sono stati riesumati, in varia misura, una dozzina di edifici organizzati, una sauna castrense, diversi tratti di strade e fortificazioni corrispondenti a diversi periodi dell'insediamento.
Os Castros, nel comune di Taramundi, fu catalogato nel 1969 da José Manuel González, che lo registrò con il nome di "El Castro". È uno dei forti più grandi dell'entroterra di Navia-Eo, con una superficie di circa 2 ettari.
Nel 1992 Elías Carrocera realizzò il primo intervento archeologico. Dal 2000 si sono susseguite campagne estive sotto la direzione di Alfonso Menéndez Granda, José Antonio Fanjul Mosteirín e Ángel Villa Valdés.
Gli scavi rivelano un'occupazione di lungo periodo che si estende dalla fine dell'Età del Bronzo o della prima Età del Ferro al periodo romano. Le costruzioni scavate comprendono, oltre a diversi tratti di mura, una dozzina di edifici e una sauna indigena.
La presenza romana è confermata dalla metà del I secolo d.C. in poi. Non è ancora possibile determinare la fine dell'occupazione dell'insediamento, anche se sicuramente fu abitato per gran parte del II secolo.
Gli animali domestici sono ammessi.
Mappa
Orari e tariffe
Visite guidate: SS e estate.
Maggiori informazioni: 985 646 877