Percorso Hoces del Esva
- Indirizzo Tineo e Valdés Asturie occidentali
- Distanza Distanza: 6,4 kms
- Difficoltà Difficoltà: Metà
- Codice Codice: PR1 e PR2
- Altitudine Altitudine: 535 m.
- Irregolarità Irregolarità: 665 m.
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A piedi
A piedi:
2 h.
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- Punto di partenza Punto di partenza: Caeras (Tineo)
- Tipo di percorso Tipo di percorso: escursioni
- Tipo di tour Tipo di tour: Viaggio di andata e ritorno
- Tracciato della rotta Tracciato della rotta: Download kml, Download gpx
Informazioni
Considerato da alcuni esperti come il miglior bosco fluviale di tutta la Penisola Iberica, il fiume Esva è senza dubbio un luogo meraviglioso per godere di questo tipo di natura e di acque con una grande qualità ambientale, come dimostra la presenza di lontre e di merli acquaioli.
Nel letto del fiume, la vegetazione è ovunque: le felci reali sono visibili in ampie fasce, gli ontani non lasciano quasi nessuna zona calva e la frescura del bosco e del fiume si uniscono per rendere questo tratto un percorso altamente raccomandabile durante i rigori dell'estate.
Nella zona superiore, tra castagni, sorbi e brughiere, si scopre anche che un tempo questa era una terra di orsi, come indica la presenza di cortine (strutture circolari in pietra per proteggere le api dagli orsi). Si tratta senza dubbio di uno degli itinerari essenziali per conoscere questo tipo di natura in Spagna.
Percorso
Caeras (Tineo) - Bustieḷḷu (Valdés)
Con un percorso lineare suddiviso in due sezioni ben differenziate, questo itinerario ci permette di attraversare le spettacolari Hoces del Esva tra il villaggio di Ese, nella parrocchia di Caeras, e il villaggio di Bustieḷḷu nella valle di Paredes (comune di Valdés).
Questo percorso può essere fatto anche al contrario, partendo da Bustieḷḷu e terminando a Caeras, ma in questo caso partiamo da Caeras.
Il punto di partenza del percorso si trova sulla strada che da Navelgas porta a Naraval, sulla collina che separa le catene montuose di Campo la Bobia, a ovest, e Balbón, a est. Per raggiungere questo punto si può utilizzare il sentiero segnalato de La Huella del Oro, che parte dall'area ricreativa di Navelgas e raggiunge questa collina attraverso una zona di fitto bosco in cui sono conservate tracce dell'estrazione dell'oro romano (a circa 1 km da Navelgas).
Dalla cima, il percorso inizia con una breve salita per poi proseguire lungo uno dei numerosi sentieri che si trovano sul versante settentrionale della Sierra de Balbón e che si affacciano sulla valle del Naraval.
Questo tratto termina all'estremità orientale della catena montuosa, dove una pista forestale scende bruscamente verso il fondovalle, dove si trova il villaggio di Ese, alla confluenza dei torrenti che danno origine al fiume Esva.
L'itinerario prosegue fino alla periferia di Ese lungo una pista forestale che devia a sinistra della strada di Caeras attraverso una galleria di castagni, noccioli e querce. Dopo un'improvvisa salita, si trova un'area di sosta, che precede una rapida discesa fino alle rive del fiume che ci immerge direttamente nelle Gole dell'Esva.
Nel tratto successivo, il percorso diventa un continuo saliscendi, superando la difficile orografia che imprigiona il letto del fiume per mezzo di passerelle e gradini di legno.
Lasciandosi alle spalle la diga di un vecchio bacino artificiale, il sentiero abbandona infine l'immediatezza del fiume per cercare un'uscita dalla gola attraverso un percorso scavato nella roccia e fiancheggiato da pareti verticali.
Corde fisse che fungono da corrimano contribuiscono alla sicurezza di questo percorso prima di arrivare a El Cabanón, dove si trovano splendidi panorami e vestigia di impianti legati a una centrale idroelettrica.
Da qui, una pista forestale conduce comodamente a Bustieḷḷu, la meta finale del percorso.
A El Cabanón c'è un sentiero aperto sulla destra attraverso il sottobosco che conduce alla capanna del mandriano Adráu, che fa parte di un'alternativa segnalata che porta al villaggio di Paredes. Per raggiungere la capanna si deve superare un ripido pendio di circa 370 m e poi scendere verso San Pedru (Paredes) lungo un crinale con grandi viste sulle Gole dell'Esva.