Monastero e chiesa di San Antolín de Bedón

L'anno di costruzione non è noto, poiché le prime informazioni che abbiamo risalgono al XII secolo. L'unica testimonianza superstite è la chiesa, che corrisponde a uno stile romanico avanzato, in transizione verso il gotico, uno stile che si nota nell'uso dell'arco a sesto acuto.

La pianta è basilicale con tre navate a diverse altezze, separate da archi a sesto acuto sostenuti da semplici pilastri, ad eccezione del transetto e del presbiterio, che sono più sviluppati. Termina con un triplice chevet con absidi semicircolari, evidenziato all'esterno e coperto da una volta a quarto di sfera. Il sistema di copertura è concepito in modo gerarchico: le navate sono coperte da un'intelaiatura lignea, mentre il transetto è coperto da una volta a botte nervata e a sesto acuto.

I conci e i contrafforti in pietra caratterizzano l'esterno della chiesa, dove si nota una marcata sfalsatura dei volumi, in quanto le navate sono coperte ad altezze diverse, con quella centrale che spicca.

Modanature e finestre orizzontali servono a rompere la monotonia esterna delle pareti semicircolari del presbiterio. Nonostante la sobrietà decorativa della chiesa, la decorazione scultorea rimane per il suo carattere didattico e occupa gli spazi esterni, come le mensole di gronda che proteggono le porte. La chiesa ha due portali; quello occidentale ha cinque archivolti a sesto acuto, con un cornicione decorato da belle mensole antropomorfe (cacciatori), animali (uccelli) e vegetali. Il portale del lato sud ha una struttura e un'ornamentazione molto simile. Una di esse serviva a collegare la chiesa con il monastero. L'insieme trasmette l'immagine austera dell'ordine cistercense, basata sulla mancanza di ornamenti e su un'estetica decorativa parsimoniosa.